Progetti e ricerca
Progetti A.I.T.Sa.M.


DEPRESSIONE POST-PARTUM

Progetto A.I.T.Sa.M. in collaborazione con ULSS n°9,
l'Università di Padova e la supervisione dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS)

Screening e trattamento psico-sociale e psicoterapeutico della depressione post-partum nei Distretti Socio-sanitari di Oderzo e Mogliano Veneto (nei due distretti sono previsti complessivamente 2000 parti all’anno).

Depressione Post Partum - Progetto di Screening La maggioranza delle puerpere (70-80%) sperimenta una reazione emotiva all’esperienza del parto il cosiddetto “baby blues”, che non costituisce un disturbo. Tale reazione è caratterizzata da tristezza, ansia, fluttuazioni dell’umore, stanchezza, irritabilità, facilità al pianto, ha un picco tra la terza e quarta giornata e generalmente si risolve entro i primi 10-15 giorni dalla nascita.
Una minoranza significativa (dall’8 al 15%) delle puerpere va incontro ad un disturbo vero e proprio: la depressione post-partum. Essa insorge generalmente entro la 4-6° settimana e comunque entro i primi 6 mesi dal parto, ed è caratterizzata principalmente dall’umore depresso, dalla perdita di interesse e piacere per quasi tutte le attività quotidiane e da mancanza di desiderio sessuale, sensi di colpa e inadeguatezza, stanchezza, disturbi del sonno e dell'appetito, pensieri di suicidio.
In almeno il 30% dei casi il disturbo permane ad un anno di distanza e il 50% delle donne che ne hanno sofferto rimangono sintomatiche fino a 2 anni dopo.
La depressione post-partum si associa a svezzamento precoce dal seno, può influire negativamente sullo sviluppo, soprattutto cognitivo, del figlio, determinare disturbi dell’attaccamento, favorire situazioni di incuria e di maltrattamento infantile, aggravare i conflitti di coppia.
Attualmente poche puerpere possono usufruire di trattamenti psico-sociali e psicoterapeutici efficaci e tempestivi, gli psicofarmaci sono utilizzati raramente e con cautela perché possono “passare” nel latte materno.

La ricerca-intervento

Si propone di effettuare uno screening verso il 6° mese di gravidanza e verso la 4-6° settimana dopo il parto. Lo screening sarà svolto dalla rete dei servizi socio-sanitari, dei medici di famiglia e l’integrazione di professionisti reclutati per la ricerca e di volontari. Opuscoli informativi e test sono stati tradotti nelle principali lingue oggi parlate nell’ambito dell’ULSS 9.
Al gruppo di donne con manifestazioni meno gravi verranno offerte educazione e sostegno da parte di operatori appositamente formati.
Al gruppo con manifestazioni più gravi verranno offerte 2 condizioni di trattamento psicoterapeutico (terapia comportamentale/terapia cognitivo-comportamentale). Sarà favorita la partecipazione dei partner agli interventi.
È previsto un servizio di baby sitting per l'accudimento dei piccoli e l’assistenza di mediatori culturali per le donne extracomunitarie.



Per informazioni:
vai alla pagina dei contatti